Noemi Motti

Mi chiamo Noemi e sono una persona che crede fermamente che l'amore sia l'unica opportunità per affrontare e uscire vincenti da ogni situazione.

Amo i bambini da sempre, praticamente da quando anch'io ero piccola e, forse per questo, sento viva dentro di me la mia parte fanciulla.

Penso che il desiderio di stare con i bambini sia nato con me. Ho sempre sognato di dedicarmi a loro e di poterli accompagnare nella fase tanto preziosa quanto delicata dell'infanzia.

E' importante che i bambini vivano serenamente il primo periodo della loro vita perchè l'andamento di questi anni determina l'equilibrio del loro essere adulti.


"Non è mai troppo presto per regalare un sorriso ad un bambino ma domani potrebbe essere troppo tardi".


E' una frase che ho fatta mia durante il percorso universitario perché io sono convinta che le figure che ruotano intorno alla vita di un bambino debbano fungere da faro aiutandolo ad affrontare le vicende e le difficoltà della vita con serenità.

Ho iniziato a collaborare con il Centro Pedagogico Napolitano durante il mio tirocinio universitario e adesso proseguo con passione ed entusiasmo il mio lavoro di pedagogista. Giorno per giorno mi rendo conto che questo ruolo ricopre delle grandi responsabilità e per questo sento la necessità di formarmi continuamente anche se sono convinta che ciò che non deve mancare mai è l'amore.

"Educare all'amore" e "Amare fino alla fine" sono i titoli delle mie due tesi che hanno chiuso rispettivamente la triennale e la magistrale nelle quali, con tagli diversi, ho approfondito e sottolineato l'importanza del benessere del bambino sin dall'istante del suo concepimento. Non è possibile che un bambino stia bene se non è rispettato e non è possibile rispettare un bambino se non lo si considera un individuo completo che ha però bisogno di essere accompagnato.

Dobbiamo investire sui bambini, tendere l'orecchio alle loro richieste, osservare ogni loro atteggiamento, incoraggiarli, correggerli, farli sentire degni di stima, perdonare i loro errori, giocare con loro, incentivare le loro iniziative e soprattutto farli sentire esseri desiderati e amati perché, un giorno, saranno loro a parlare al mondo dell'amore ricevuto.

Credo che ciascuno di noi abbia il dovere di investire nella grande sfida dell'educare perché "non possiamo permettere di lasciare il mondo così come lo abbiamo trovato". (Janusz Korczak)