Emozioni dei genitori, come gestirle
Emozioni dei genitori, come gestirle
Prenderci cura delle nostre emozioni è una responsabilità di cui generalmente non riteniamo di dover dare conto ai nostri figli. Presi dai doveri che la società ci ricorda mai dovremmo trascurare verso la famiglia e la prole, spesso resta inesplorato tutto quel vasto campo educativo che è la gestione delle emozioni. Eppure, le emozioni dei genitori costituiscono un timone attraverso cui le piccole mani dei figli impugnano il loro approccio alla vita. Le emozioni di mamma e papà come un atlante per orientarsi ed essere presto pronti a salpare nella propria crescita. Come gestire le emozioni in famiglia per crescere figli emotivamente forti? Ne parliamo con la d.ssa Maria Valeria Napolitano, pedagogista e fondatrice del CPN, Centro Pedagogico Napolitano di Morbegno.
Intelligenza emotiva ed educazione dei figli
Siamo sicuri di sapere cosa vivono all'asilo, in casa, coi nonni o gli amichetti i nostri bambini ogni giorno? Capita di chiederci se la tristezza, in fondo, non sia una cosa da bambini? È sempre meno raro trovare genitori che, appesantiti dalle fatiche della vita, non si accorgono nemmeno di stare chiedendo ai loro figli di fare il lavoro immane di sintonizzarsi sulle proprie emozioni: 'Caro, non vedi che papà è stanco? Ci andiamo domani al parco'; 'Ragazzi, lo capite o no che la mamma è stufa di tornare dal lavoro e avere sempre da controllare i vostri zaini?'. L'attenzione che come adulti diamo alle competenze più pratiche rischia di lasciare indietro l'acquisizione di skill emotive?
"Oggi viviamo in una società "adultocentrica" in cui sempre più spesso chiediamo ai bambini di "saper fare" - premette la pedagogista -, ma ci preoccupiamo troppo poco delle emozioni che provano e che ancora non sanno gestire conconsapevolezza. L'incapacità nell'adulto e nel bambino di non sapere riconoscere le proprie emozioni è detta analfabetizzazione emotiva e si ottiene quando viene meno quel fondamentale processo, inverso, detto di alfabetizzazione emotiva, ossia quando il bambino inizia a considerare l'altro oltre a sé e maggiormente anche con l'adulto: si dà così il via al processo di alfabetizzazione emotiva.